Ne ho colte solo due, ma tanto è bastato: la pianta (ora però non andate a rubarle) dava sulla strada tra Sant'Enea e Badiola, proprio sul dorso a metà tragitto, dove si cominciano a scorgere le luci arancio dell'illuminazione pubblica del paesino.
Il sole era già tramontato da un pò, (saranno state le 20 e 30) ma la luce rimasta, bastava da sola a distinguere le sfumature del verde dei campi di grano e orzo non ancora maturi con le punte pronte appena per ingiallirsi. In quel punto, specialmente nelle ore serali, soffia sempre una timida brezza, appena tiepida, che da giusto sollievo all'epidermide bagnata dal sudore copioso dopo lo sforzo dell'impervia salita, bianca e polverosa, che sale da Sant'Angelo.
Tutt'intorno il silenzio... o meglio: il rumoroso silenzio della natura di maggio, fatto di canto di grilli, usignoli, cinguettino di passeri, più giù anche il verso di un fagiano in mezzo al grano.
Intanto cala l'oscurità, e rinforza la brezza percettibile nella danza della neve di pioppi della Genna.
Arrivo aumentando l'andatura su in paese, mi rinfresco e mi disseto alla fontanella in piazza prima di ripartire, dopo un'occhiata all'orologio sul campanile: sono partito volutamente senza cronometro... certe volte proprio non serve.
Il tragitto di ritorno, come accade per certe gite, sembra sempre più breve e meno faticoso...
A Sant'Enea ho voglia ancora di un pò di salita e devio a sinistra per S.Martino in colle... ormai è buio pesto e scendendo la collina rallento il passo per l'appoggio incerto, le luci del paese squarciano il buio della notte e ne zittiscono i rumori man mano che m'avvicino a casa.
9 commenti:
... quando ho cominciato a legge, dato che non si vedeva l'autore in calce, pensavo che a scrive fosse Piero Angela ... :-DDD
ecco: te sè acorto anche tu che si nne smetto de magnà, più che 'na roccia, paro 'na balletta de calce...:-(
Estou fazendo uma campanha de doações para meu projeto da minibiblioteca comunitária e outras atividades para crianças e adolescentes da minha comunidade carente aqui no Rio de Janeiro,preciso da ajuda de todas as pessoas de bom coração,pode doar de 5,00 a 20,00. Doações no Banco do Brasil agencia 3082-1 conta 9.799-3 Que DEUS abençõe todos nos. Meu e-mail asilvareis10@gmail.com
Sono felice perchè aumentano i runner romantici! W W W
Sembra impossibile che tutte queste sensazioni ed emozioni si riescano a vivere ed assaporare quando si corre!Forse il più difficile però è il cercare di condividerle con gli altri mentre Tu Gigi invece sei riuscito benissimo a farci vedere la natura, i suoi colori e il sapore di quelle ciliegie!Grazie!!!!
"Sembra impossibile che tutte queste sensazioni ed emozioni si riescano a vivere ed assaporare quando si corre!"
Non fare l'ingenuo Francis...tu e gli altri non le assaporate semplicemente perchè.....tenete un'andatura degna del nome corsa.... ultimamente la roccia predilige ingurgitare calorie...piuttosto che bruciarle...
caro francis, scusa se non mi sono fatta sentire, ma fino al 25 maggio sono incasinata con la consegna di un lavoro....ci sentiamo poi, un abbraccione e grazie ancora per avermi fatto vivere un salto indietro nel tempo...memorabile!!!
Stamattina dono andata a controllare se le ciliege c'erano veramente... e con mio sommo stupore le ho trovate e "a portata di mano": si potevano cogliere anche mentre si correva! E pure buone ! GRazie dell'idea Ciaccio! Certo tre ciliege non meritavano tanta fatica.. ma fà bono !
leggendo il racconto mi sono emozionato ed ho pianto .......sarà vero?potresti fare lo scrittore complimenti.un bacio a tutti.
x la Carla: qualcuno appena più importante di me un giorno disse:"beati quelli che pur non avendo visto crederanno..." :-)
grazie Francis e Nadio x le belle parole, se non sapevo di contare su amici come Voi col cavolo che m'azzardavo a vaneggiare così alla tastiera...
Posta un commento