Doping: Di Cecco positivo all'Epo ?
Maratoneta fu nono alle Olimpiadi di Atene 2004
Maratoneta fu nono alle Olimpiadi di Atene 2004

La gara si era svolta il 12 ottobre scorso. Di Cecco, nono alle Olimpiadi di Atene 2004, vanta tra l'altro una vittoria alla Maratona di Roma del 2005.
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EPO ?
NO GRAZIE...
"Meglio vivere senza farsi del male"
11 commenti:
che schifo e poi viene a rubare i prosciutti alla lamarina!!!
magari gli sarà andato di traverso...
pur concedendogli la presunzione d'innocenza, (controanalisi, ricorsi vari e tutte le giustificazioni a sua discolpa) mi sembra avesse avuto problemi simili nel 2006: ricordo che nel giornalino della maratona di Padova, c'erano in copertina lui e Pertile indicati come sfidanti per il titolo italiano...
alla vigilia si seppe che non sarebbe stato tra i partenti perchè trovato in possesso di sostanze proibile...
ora addirittura si parla di analisi, e sinceramente lo vedo messo ancora più male...
avremo presto un altro Barbi a "primeggiare" tra gli amatori? (la cosa non mi entusiasma troppo...)
e pensate che solo Di Cecco sia da additare come massimo esempio di mala sportività? pensate davvero che tra gli amatori (dove il nostro potrebbe rifugiarsi per vincere qualche spalletta) siano tutti puri?
io, pur essendo uno tra i più rinomati "tuttologi", non detengo la materia, ma sono assolutamente certo, perchè scafato e malizioso, che molti tra i nostri compagni di sgambate domenicali si celino mostri più o meno "pompati" da sostanze di alto e/o medio livello dopante... su non scherziamo, date uno sguardo al ciclismo, anche quello dilettantistico, sul serio immaginate che non esistano pazzi ambiziosi di salami e caciotte che non ricorrano all'illecito pur di trionfare tra un manipolo di disperati?
ecco, Di Cecco docet, ma non pensiamo di vivere in un mondo di "puri" a go go...
io sarei per dare una svolta al problema coinvolgendo anche gli allenatori e le società che devono essere responsabili e sapere tutto dei propri atleti considerando che vengono stipendiati per fare quello che noi facciamo amatorialmente,quindi coinvolgendo le società e considerarle come gli atleti responsabili a rischio penalità sono convinto che qualcosa può cambiare.
la proposta di Patrizio, credo sia interessante: ammesso che allenatori e società siano all'oscuro di quanto assunto dai propri atleti, (e ne dubito) il fatto di renderli responsabili li potrebbe coinvolgere in controlli meno prevedibili e pertanto più attendibili...
quando alla costatazione di Leo, in effetti, i primi tempi, da innamorato, vedevo l'ambiente del podismo come l'ultimo baluardo dello sport puro...
purtroppo mi sono ricreduto, (qualcuno dice:"la maratona non si corre con l'acqua) e quando vengo a conoscenza di questi fatti, sono un pò meno scontento delle mie prestazioni...
Basta non se ne può più........la cultura del doping, dell'aiuto pervade, ormai tutti i campi della nostra società e, tra questi quello sportivo.
Quando l'uomo non può arrivare con i mezzi propri si DOPA!!!!
Il problema è che la nostra società, nonostante tutto, dà riscontro a tali personaggi.
Il Leo ha tirato in ballo il ciclismo (sport che per 10 anni ho praticato a livello amatoriale) secondo me molto opportunamente; cito un esempio: Novecolli 2004 a Cesenatico.....Rumsas (la cui moglie è stata in galera in Francia per 2 mesi in occasione del precedente Tour de France, per detenzione di sostanze stupefacenti) viene invitato dall'organizzazione, vince e viene premiato sul palco come un grande campione...
Quindi sarebbe ora anche da parte degli organizzatori di iniziare ad emarginare tali figuri e non considerarli come esempi.
La corsa, e gli altri sport, a livello amatoriale devono essere sano confronto e lotta per il superamento sano dei propri limiti.
In mancanza di tali parametri tutto diventa solo confronto per la vittoria a tutti i costi, con tutte le conseguenti frustrazioni che ne derivano....
Ciao raga come direbbe un guru di mia conoscenza che domenica ha dimostrato come la passione e l'impegno si possano trasformare in risultato....GRANDE
Secondo me molto dipende dalla considerazione che uno ha di se stesso e da come vede la vita in generale anche al di là dello sport.
Se io dovessi ottenere un qualsiasi risultato sapendo di aver "barato" potrei certamente ingannare gli altri ma come fai con te stesso?
Personalmente anche in maratona vado solo ad acqua e qualsiasi tempo viene fuori so che è tutta farina del mio sacco.
Albe senza Rico
beh, per mettere un freno ad eventuali comportamenti "stravaganti" farei in modo che controlli antidpoing "a sorpresa" vengano effettuati anche nelle nostre garette domenicali...chissà che a qualcuno non inziano a strizzarsi le chiappette...
La differenza (credo) è che a quelli della considerazione di se stessi gl'importi neanche tanto...
contano i risultati, perchè sono quelli che portano gli sponsor (cioè i soldi) Barbi, se ricordo bene, l'anno che era stato beccato per l'epo, aveva migliorato il personale di circa 5'e vinto la maratona di Trieste... Di Cecco ad Atene era arrivato davanti ad un certo Paul Tergat...
Popof a l'Elba c'aveva il tasso del pacchero 7 volte oltre il limite;-)
Per me chi si dopa è anzitutto sleale e non ama lo sport che stà paticando, ne ama se stesso. A chi si dopa gli dico volentieri "hai tagliato", perchè in un certo senso è come se avesse fatto un furto e sicuramente un danno.Chi si dopa per me ha già perso in partenza e per questo mi fa un pò pena. Da amatore quale sono, credo che per noi amatori sia ancora più importante vivere nel modo più semplice e pulito questo magnifico sport, vivendo ogni occasione di ritrovo in tutti gli aspetti positivi che vanno al di fuori della prestazione cronometrica. Così credo che nel nostro piccolo, quando lo si ritiene opportuno, è bene nelle nostre chiacchierate ricordare ogni tanto che il doping è una strada sbagliata e che il doping fa schifo! Viva la corsa pulita!
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