Suona la sveglia alle 1.20:"dormire è per smidollati" pontifica Kernazes sul suo libro... (quindi stiamo andando bene;-). Arrivo da Popof con un occhio ancora chiuso: Axe, il cane dei vicini, mi lascia le sue impronte di terra bagnata sul 90% della superficie della tuta. Dopo un paio di tentativi troviamo posto anche per la Betty, (l'arma micidiale con cui Popof sfidera a duello le salite elbane) smontando la ruota davanti, sdoppiando un sedile e adagiando il manubrio giusto a due dita dagli occhioni di una Silvia per niente preoccupata.
"Gimo che è bulo": i contatti via etere ci segnalano una Miky nelle vicinanze di Grosseto.."mi raccomando pulisci bene gli oblò del traghetto quando arrivi..." in effetti ci siamo, come dire... "aviati per tempo" un pò tutti quanti... ma almeno stiamo tranquilli...
All'attracco all'Elba ci attende un cielo cupo, e un vento freddo da autunno inoltrato... sono le 7,40: l'orario di partenza di domattina della Miky (ci ridiamo un pò su...)
Al briefing ci viene fatto un elenco di tutto quello che non si può fare pena penalità (10' di stop per il maratoneta da scontare prima della partenza) o squalifica... (praticamente non si può fare niente oltre che nuotare, pedalare e correre... e morire;-) Popof partecipa attivamente al dibattito con due quesiti:"qual'è il tempo limite?" e poi:" c'è il servizio scopa per i ritirati?" (ma è tutta pretattica per disorientare gli avversari...)
Intanto conosciamo una squadra avversaria: Ofelia Garcia, la staffettista della maratona, sembra alla nostra portata... ma il nuotatore ha due pettorali da culturista, e anche il ciclista sembra uno che non scherza... anche loro sanno chi siamo... (vuol dire che ci temono!;-)
Nel pomeriggio il tempo migliora notevolmente: rimane ancora il vento, ma dovrebbe calare anche quello... le sensazioni sono abbastanza buone, ma comincia a pesare il sonno mancante, e anche le gambe dicono che forse è il caso di camminare un pò meno. Alla consegna della bici Popof non sembra temere troppo i mezzi ultratecnologici degli avversari... "io c'ho la borsetta de topolino..." commenta fiducioso... rimane anche del tempo per "studiare" le salite del primo tratto della bici... "ma non avevo altro da fare?'" (è il commento del mio compagno d'avventura...)
La cena scorre veloce e "frugale": Popof si fa cuocere 7 (dico sette) etti de paccheri conditi con sostanzioso sugo di pesce, allungato con del pomodoro perchè non ne avevano abbastanza... il cameriere, sbigottito, porta anche un contenitore per lasciare gli "avanzi" per la colazione... Popof si contiene e ne lascia un pò per la mattina seguente...
La notte, tutto sommato scorre quasi tranquilla, con sveglia intorno alle 6 per assistere alla partenza della Miky... arrivo in spiaggia con un pò d'affanno per aver perso del tempo col parcheggio... mi posiziono in prima fila e subito un onda un pò lunga mi bagna i piedi e con essi i calzini della gara... tanto ancora hanno il tempo di asciugarsi...(penso) e oh, partiti: tanti pescecani grossi e neri con in mezzo un pesciolino azzurro e biondo... che dopo pochi metri cade pure in acqua... FORZA MIKY!!!
Dopo circa un'ora la zona cambio, comincia a riempirsi delle grida d'incitamento all'arrivo dei nuotatori...ed automaticamente a svuotarsi delle bici degli altri atleti... fa un pò malinconia Popof e la Betty soli soletti in mezzo al piazzale... per fortuna il buonumore non manca: inganniamo l'attesa tra foto ricordo e tentativi di corrompere le giudici di gara.
Naturalmente Popof conosce di ognuna il nome di battesimo, e tanto per impietosirle, rimarca la differenza tra la sua bici e quelle partite... (la borsetta de Topolino) io aggiungo implorandole di non infliggerci penalità... (che già siamo messi male...) anzi... se potessero darci un piccolo abbuono... che ne abbiamo tanto bisogno... quasi quasi ci prendono sul serio e ci danno dei matti... (ma faranno il tifo per noi)
Oh: ecco il nostro pesciolino azzurro: scalza, tutta bagnata, ma bella come il sole!
Il tifo è grande, e Popof, una volta ricevuto il chip si mette ancora in posa con la bici chiedendo un'ultima foto... tra la giudice che lo spinge a partire sbigottita..."ma guarda un pò questo che tipo!"
Accompagno la Miky a cambiarsi, e sono pronto al ristoro personalizato con le munizioni per il nostro eroe al primo passaggio. Ho le due borracce in mano quando lo vediamo sbucare dalla curva: " dueediciottooooooo granderocciaaaa" e passa lascianomi con le due cose in mano e la bocca aperta... (sapevamo tutti che sarebbe andata così...)
Sono quasi le 12 ed un piattone industriale di spaghetti al pomodoro costituisce la scorta di carburante per la passeggiata pomeridiana... c'è ancora tempo ed a malincuore rinuncio al secondo passaggio del "pacchero volante" per riposare le gambe in camera sentendole un pò pesanti. La Miky, intanto per telefono, mi conforta sul secondo passaggio:" 2 ore 25': è calato un pò, ma stiamo dentro alla grande..."
Io non riesco a rimanere li tranquillo, e mi avvicino alla zona cambio con largo anticipo... non sono ancora le 15.30...(Popof dovrebbe arrivare non prima di un'ora) riconosco in partenza un maratoneta svizzero di un'altra staffetta mista... "questo non si prende" penso tra me e me... in compenso Ofelia è ancora lì ad aspettare anche lei il cambio, ne approfittiamo per scherzare... e riconosco dal pettorale un altro maratoneta di una staffetta mista..."the rocks": ci faccio amicizia, scherzando sul nome impresso sul mio pettorale e li accuso di plagio... anche questo sembra alla mia portata... e il suo cambio ancora non arriva... comincio a crederci e passo la notizia a Miky e Silvia che l'accolgono con un sorriso fiducioso. Intanto ai box c'è un maratoneta scalzo: ha corso 127 maratone, un paio di Cento del Passatore e 6 Pistoia-Abetone correndo a piedi nudi... (i suoi piedi sembrano uscire della pubblicità Pirelli: quelli con la pianta di gomma...)
Parte Ofelia, e comincio a riscaldarmi cercando di rimanere tranquillo... poi mi fermo: non so di preciso quando arriverà il cambio, e non voglio affaticarmi inutilmente...
Eccolo: "Grande Roccia, tocca a te!" mi fa... e ci abbracciamo, ma bisogna rimanere lucidi: prima agganciare la bici, poi togliere il casco, poi passare il chip, pena ammonizione...
Sono pronto:"ora non c'è tempo per morire" (direbbe Galeazzi;-) le sensazioni sono buone: il percorso è costituito da 8,400 metri da ripetere 5 volte con due boe ai margini da aggirare ad ogni inversione... il resto del tragitto è costituito dal rettilineo che introduce allo "zero" del percorso e dall'ultimo tratto da percorrere coi compagni di squadra prima dell'arrivo.
I km sono segnati solo per il primo giro (fino all'ottavo) quindi per non fare confusione, e non stressarmi troppo, decido che prenderò solo i tempi alla fine di ogni passaggio... (es. 38' a giro corrispondono ad un tempo finale di 3 ore 10', che è un pò il mio obiettivo)
Nel mezzo del percorso c'è un controllo chip sul lato destro della strada che inavvertitamente salto per la confusione... per fortuna dopo una decina di metri sento le urla del giudice, e torno indietro ... (non oso immaginare cosa sarebbe successo...) Ora però basta pensieri, c'è da liberare la mente e godersi la maratona: incrocio Ofelia e la incoraggio, poi una podista spagnola partita poco prima: "animo, animo!" le dico ricordando la maratona di Silvan a Valencia... e lei, credendo che io parli spagnolo, ad ogni passaggio, mi risponde con un incoraggiamento diverso... (che magari mi manda a quel paese, ma non capisco e le sorrido)
Dopo il primo giro incontro Popof fuori l'albergo mentre arriva un pulman proprio di fronte a me sulla carreggiata, e ricordando che Ben Grimm nel film dei fantastici 4 fermava un tir con un pugno... gli mostro il mio e gli urlo "sono più forte io..." la mia voce per fortuna è coperta dagli strilli di Popof che si agita come un forsennato a farmi il tifo: mi sto divertendo da matti... (speriamo continui cosi...)
Intanto i km scivolano via veloci, ed il fatto di prendere il tempo solo ad ogni giro, mi permette di godermi tutto il resto: cinque ai bambini, sorridere agli spettatori ed osservare ammirato la fatica dei triatleti nell'affrontare l'ultima fatica.
Ormai è buio, (è casa mia) e le luci del lungomare, di concerto alla luna, producono un paesaggio suggestivo.
La prima boa è posta dopo una salita non impegnativa ma abbastanza lunga, e ad ogni passaggio mi incoraggio col conto alla rovescia.
Ormai sono tutti giù allo O ad aspettarmi, con Popof che mi propina tutto quanto un maratoneta possa desiderare... e tutti gli altri a fare il tifo... io li incoraggio con un "prenotate la cena che arrivo..."
L'ultimo giro avverto una piccola crisi nel tratto in salita, ma neanche tanto... mi tengo leggero e penso all'arrivo di tutti e tre insieme nel tratto finale: quando ridiscendo incrocio i "furiosi" per l'ultima volta:" tenetevi pronti che arrivo"...
Dopo l'ultima boa ci sono meno di 3 km in leggera discesa... "e ora giù a tutta" penso, e butto nelle gambe tutta l'adrenalina rimasta... neanche rallento per afferrare il braccialetto atto a contare i giri, e la signora mi urla che altrimenti mi squalificano... in verità fungeva solo per evitare di sbagliarsi, come detto al briefing, ma nel dubbio torno indietro a prenderlo....(non si sa mai)
Ormai ci sono solo le ultime decine di metri e le urla dei miei amici (Popof su tutti) precedono il loro avvistamento: dai che è fatta: ci prendiamo per mano e voliamo verso il traguardo (peccato il tragitto sia così breve: vorremmo non terminasse mai...) poi abbracci, foto, dopo un paio di minuti mi libero dalla morsa di Popof e riesco a fermare il cronometro...siamo terzi: il podio di domani è lì anche per noi!
(seguiranno foto e racconti degli altri furiosi;-)
7 commenti:
complimentissimi!!! per la gara e per il racconto.
Albe
Complimenti a Michela, filippo e gigi. Tutti e tre bravissimi ma,ainnoi, prevedo già un romanzo a puntate "ego e i suoi fratelli" da parte del ciclista. Bravi di cuore. davide
E' bello conoscere uomini e donne che per le avventure che vivono e ci raccontano possono essere ancora chiamati ragazzi e ragazze!
Complimenti !
grandi!!!!
bravi e, soprattutto, beati....invidio le vostre emozioni..avrei una voglia matta di fare la vostra esperienza, ma non devo dimenticare che tutto ha un costo....non si improvvisano certe imprese...e io non credo che riuscirei a fare la preparazione necessaria e, men meno, a fare la vostra prestazione...COMPLIMENTISSIMI AL TRIO! bravi!!!
il racconto di pierluigi è, al solito, pregno di emozioni che si trasmettono al lettore
Mi dispiace deludere il grande amico e fratello Capo Manishui, ma purtroppo gli impegni di lavoro non mi permettono di dedicare il tempo che vorrei agli svaghi ed ai canti di gesta eroiche :-D. Non appena tornato a casa sono subito ripartito ed eccomi qua, nella opulenta Emilia, intento a divorare (in senso lavorativo)quintali di pacchi e bancali. Ho giustappunto avuto or ora appena il tempo di leggere il grandioso racconto dell'uomo dei miracoli, che ha riportato "paro paro" quanto successo in questa fantastica "tre giorni" elbana.
Spero solo di riuscire ad inviare al Guru alcune delle foto più significative. Sono tantissime e non appena rientrerò a Pg gli darò un cd. Un saluto a tutti.
Popof
il miracolo l'hai fatto tu... miracolo annunciato per chi ha vissuto altre tue imprese, ma il termine sposa bene anche (e sopratutto) questa circostanza...
(ora basta, senno ce dicono che che autoincensamo;-)
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