Strapantanelli (scusate il ritardo)

(mappa e altimetria by moro)

Domenica scorsa alle ore 17, al fresco dei 35° all'ombra della campagna sannicolese, si è disputata la prima Strapantanelli: manifestazione podistica non competitiva ordinata (tassativamente pena collini) dal parroco Don Gino, in occasione delle celebrazioni quinquennali in onore della Madonna dei Pantanelli.

Il percorso, certificato dall'arma micidiale al polso del Moro e dalla ruzzla, sapientemente condotta dal Guru, misurava 4.240 mt. di strada polverosa tra vigna, mais, tabacco ed aromi vari vestigia degli indigeni allevamenti.

Al via una cinquantina di sciagurati, tra cui circa 15 bambini (accompagnati da genitori già giustamente inquisiti dal telefono azzurro)

Subito dopo lo sparo (nell'occasione sostituito da uno scampanellio del prete improvvisatosi starter) prendeva il largo Antonio Checcarelli che copriva l'intera distanza ad una velocità di crociera di 3,24"/km... (faceva l fume)

Dietro di lui, i fratelli Gallina (due energumeni di cui uno calciatore e uno rugbista, che affiancati arredano una parete domestica) la Silvia Lanari, neo mamma in forza al Cus Perugia, e il vice sindaco a dar lustro istituzionale alla manifestazione.

In colpevole ritardo la Carla, che con la scusa del ginocchio faceva finta de corre, e il sottoscritto di raccordo a curare la logistica.

Tra le promesse da segnalare l'ottima prova di Alice Ciaccio (il DNA non mente) e Alessia Bulletti, giunte prime dei pargoletti, con volata finale, appena appresa la composizione del ristoro costituito bibite fresche e colorate e dolciumi vari.

Sugli scudi la piccola Elisabetta Baldelli (altra pasta rispetto alla madre) che a dispetto della tenera età, infliggeva un distacco abissale al padre (un pò in affanno) e alla sorella Angela come la madre Carla, nemica della fatica...

Nel gruppo, in ordine sparso, massaie di razza autoctona, che, dismesso per l'occasione il mattarello in dotazione, si esibivano con scarpette e variopinti completini.

Curati i ristori, (ben due, presi d'assalto dai malcapitati durante il percorso) e lo spugnaggio costituito dalle gelide acque del pozzo della famiglia Mommi, somministrato a 1/2 budello in gomma a mò d''imboscata a rischio d'armanecce...