
Nei muscoli ancora qualche ricordo del lungo di sabato... guardo la pioggia che cade incessante, illuminata dai fari di un'auto che si ferma nel cortile... ho anche fame, mi metto a mangiare nocciole... "mica ho tanta voglia di correre stasera... è meglio che esco prima di trovare qualche scusa".
L'impatto della pioggia fredda sulle braccia scoperte è fastidioso... e una pozzanghera pestata inavvertitamente mi fa partire con un calzino inzuppato... (le trovo tutte stasera)
Arrivo in campagna sotto la collina (non ho voglia di asfalto) corro a memoria aiutato dai chiarori che la notte porta con se, schivando buche , ma apprezzando al tempo stesso il selciato ammorbidito dalla pioggia: sembra di correre sul velluto.
Mica poi male però, ritrovo le sensazioni di sempre: l'aria è fresca ma non fredda, e si sposa bene coi muscoli ormai caldi, anche la pioggia, fitta e sottile, ha l'effetto di un massaggio tonificante...
Intorno il silenzio: le sfumature dei campi, i contorni delle case, delle piante, le luci della strada su in collina...
Tanto stasera si corre "a sensazione" e la sensazione è che mi piace, proprio tutto e così com'è... "ciao notte: sono tornato..."
3 commenti:
bentornato al narratore the rock! ci mancavano i suoi racconti, pregni di poesia..leggerli è come indossare un pullover di cachemir in pieno inverno...dà la stessa sensazione di benessere, calore, piacere...
bentornata penna rocciosa, ora non ci lasciare più...
ciao the rock, ci sono corse e corse...m'hai fatto venì voglia de cambiamme e gì a corre pei campi!
a Domenica...per me allenamento in compagnia.
Albe
La racconti così... ma quando verso le 20.30 passavi sotto casa mia col cappellino blu antipioggia bagnato comunque come un pulcino facevi pure tanta tenerezza... ed io che da dentro l'automobile ho avuto coraggio di dirti: - ho corso stamattina, considerato che vedevo avvicinarsi nuvole cariche di pioggia" Che imperdonabile stronza!
Bravo The rock !
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