lunedì 15 dicembre 2008
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Allenati come un atleta.
Mangia come un nutrizionista.
Dormi come un bambino.
Vinci come un campione.
(Anonimo)
***
Quando stai per mollare, fermati un attimo e pensa al motivo per il quale hai resistito fino ad ora
Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto
Rimboccati le maniche e non avere paura della fatica
Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte
Lotta e combatti e quando ciò che desideri sarà tuo
porta una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito
l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto
See you at finish line!
(CI VEDIAMO AL TRAGUARDO)
cdp cena di natale 2013
https://vimeo.com/81498279
Walking For Life from fabrizio on Vimeo.
3 commenti:
ALLA ROCCIA:
Le foto 99 e 100 della "Galleria di Fabrizio" parlano chiaro.
Nella prima noterete un quarantunenne sorridente, felice, che zompetta placido verso un arrivo, facile facile, di una bella gara panoramica fra le campagne umbre assisane.
La seconda foto, invece, descrive un dramma. Un pluriquarantenne che vuole per forza finire uno sforzo che si prolungava ormai da 20 km.
Un'immagine che testimonia la durezza di questo sport, che non è per tutti...
(Antefatto)
Gigi the Rock da San Nicolò, intravede alla partenza Apollo, figlio di Apelle. Fà Scherno di lui e di tutta la sua stirpe, sfidandolo a duello per un ignobile posto sesto/settimo nel torneo della Granprizza.
Accompagnato dalla Lepre Calva Guru della Bernardesca faceva sprint a rotta di collo per sfiancare l'Apollo, che dapprima cade nella sua rete tranellosa, ma di lì a poco decide il dà farsi. Si invola sulla destra come un Garrincha e porta a casa bottiglia di vino rosso e creme idratanti. Della Roccia Nicolotica abbiamo solo testimonianza fotografica.
(Epilogo)
Ti voglio bene Gigi, ieri ci siamo, finalmente, divertiti un sacco, pure se andavamo a quattro...
Davide
Ecco invece il mero svolgimento dei fatti:
la Roccia, tanto inossidabile quanto scriteriata nelle condotte di gara, una volta tanto prestava il sedimentato orecchio ai consigli del di lui Guru, Maestro e Guida, che gli suggerivano di amministrare saggiamente il largo vantaggio accumulato sul temibile nemico per agguantare l'ambìta felpa co gli omini che corrono.
L'avversario, come la fiera colpita a morte, pur in chiara crisi ipotermica, documentata da una vestizione a strati come 'na cipolla de Cannara, tentava l'intentabile per sfiancare la roccia glaciale, che rimaneva salda, (come le rocce, appunto) nell'immediata scia.
Quanto all'arrivo mano nella mano, era solo per consolare il Maestro, col cuore infranto dal Roscio-meretrice, hailui invaghitosi del più patinato "atleta dell'anno" (seguirà post con documentazione fotografica...)
p.s.: mi sono divertito un sacco anch'io, anche se, dopo aver udito Uccellini cantare (...ed ecco Fabrizio Martinetti del cdp...) a S.Maria, non c'avevo più il fiato per risponde... (tòcca arfacce)
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